Scacchi Tradizionali vs Scacchi Online

Un interessante articolo di John Foley che propone una seria riflessione sul rapporto tra scacchi tradizionali e scacchi online, prendendo spunto dai risultati emersi dai questionari sottoposti ai partecipanti alla conferenza ChessTech2020 dello scorso mese di dicembre a Londra.
L'articolo è stato pubblicato in inglese sul blog di Chessplus il 29 dicembre 2020.

Ecco il testo tradotto in italiano (Scarica QUI la versione in pdf)

La domanda di scacchi tradizionali è ancora elevata nonostante l'impennata di quelli online
La nostra conferenza ChessTech2020 del 5-6 dicembre è stata un'occasione ideale per conoscere il punto di vista di una selezionata schiera di protagonisti del mondo degli scacchi.
I relatori che hanno partecipato alla conferenza su scacchi e tecnologia possono essere considerati tra i più esperti di tecnologia al mondo. Persone che hanno rinunciato a un fine settimana per occuparsi di algoritmi anti-cheating, arbitraggio online, E-sport e ludopatia digitale. Se un tale gruppo può essere considerato come un riferimento per il futuro degli scacchi, allora abbiamo il dovere di ascoltare cosa ha da dirci.
Oltre alle solite domande quali " Come hai valutato questa conferenza?" che ha prodotto un incoraggiante punteggio di 4,3/5 stelle, abbiamo incluso un questionario sulle loro personali preferenze scacchistiche. Data la straordinaria crescita degli scacchi online stimolata dalla pandemia - le due piattaforme di gioco più popolari, Chess.com e Lichess hanno annunciato un aumento senza precedenti degli iscritti - è opportuno esaminare le prospettive dei partecipanti alla conferenza, che influiscono sul futuro degli scacchi.

Abbiamo riscontrato che i partecipanti fanno parte della categoria di persone tra le più appassionate di scacchi.
Più del 90% gioca a scacchi regolarmente e frequentemente (vedi diagramma in alto). Poco più della metà gioca a scacchi quotidianamente e un altro 40% gioca a scacchi settimanalmente.


Quando abbiamo esaminato come preferiscono giocare a scacchi, abbiamo ottenuto la nostra prima scoperta significativa.
La maggioranza - circa il 60% - preferisce giocare a scacchi sulla scacchiera.
Pur avendo avuto molto tempo per provare gli scacchi online - questa era quasi l'unica scelta da marzo 2020 - preferiscono comunque la modalità tradizionale del gioco.
Il sondaggio non ne ha esplorato le ragioni, ma discussioni correlate hanno sottolineato la maggiore autenticità di giocare faccia a faccia con qualcuno: il coinvolgimento con la personalità del tuo avversario, l'interazione sociale a livello di club o di squadra, la natura tattile dei pezzi e il non temere che il tuo avversario possa barare.
Sebbene ci sia un forte e persistente attaccamento alla modalità tradizionale, circa un terzo dei giocatori preferisce giocare online. è chiaro che il mondo degli scacchi si sta dividendo in analogico e digitale. Alcuni giocatori analogici non hanno mai accettato gli scacchi online e alcuni giocatori digitali difficilmente torneranno all'analogico. Questa spaccatura è probabilmente più marcata se prendiamo in considerazione il profilo d'età dei rispondenti. Il 72% aveva più di 40 anni. I giocatori più giovani hanno maggiori probabilità di essere solo digitali. Una intera generazione di giovani non avrà avuto la possibilità di giocare a scacchi a scuola perché ai tutor di scacchi è stato impedito di operare in presenza nelle scuole. Quando la nuova generazione si accosterà agli scacchi, avrà sperimentato solo la modalità online.

Il senso della tradizione si applica non solo alla modalità di gioco ma anche alla cadenza del tempo di gioco (vedi diagramma in alto) che è il nostro secondo risultato significativo. La metà degli intervistati preferisce ancora i controlli di tempo lenti. Un quarto preferisce gli scacchi rapidi (tra 5 e 25 minuti per giocatore) e un quarto i blitz (meno di 5 minuti per giocatore). Questo ha senso perché la preferenza per gli scacchi tradizionali combina gli scacchi faccia a faccia con il tradizionale controllo del tempo lento.
Ci sono alcune sfumature nei dati. Il gioco lento è chiaramente associato agli scacchi in presenza. Inoltre, la maggior parte dei giocatori di Rapid (60%) preferisce gli scacchi in presenza. Il blitz sembra prestarsi alla modalità online. Eppure, anche tra le persone che preferiscono il blitz, la metà preferisce ancora giocare su una scacchiera fisica. Forse c'è qualcosa di eccitante nei pezzi che volano nella lotta contro il tempo.
In definitiva pare proprio che gli scacchi online sono destinati a durare, ma gli scacchi tradizionali hanno un posto speciale e sono destinati a riemergere. Sono considerati più seri e meno inclini agli imbrogli.
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