In Calabria, a fine ottobre, il CIS U18 2024





Il test è parte di una ricerca sulle modalità di decision making a cura di Karel van Delft, istruttore olandese a capo della scuola scacchistica di Apeldoorn in Olanda.
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Sabato 4 giugno sarà infatti il momento del Torneo delle Famiglie.

Il Convitto Nazionale di Palermo è il terreno ideale per questa iniziativa, infatti l'istituzione scolastica di Piazza Sett'Angeli 3 è la capofila degli scacchi scolastici a Palermo, con oltre 30 anni di attività continuativa che hanno avvicinato alla disciplina scacchistica oltre 5000 studenti.

L'accesso ai mini corsi è sempre dalla sezione DIDATTICA, è possibile comunque accedere direttamente alla prima lezione del mini corso sull'inchiodatura CLICCANDO QUI

Sono attivi anche altri due corsi: Finali per Principianti con l'Istruttore Nazionale Francesco Miosi e Tattica Avanzata con il Maestro Fide Alessandro Santagati.

Per l'accesso al canale è disponibile un link diretto nella nostra sezione LINK.







Spunti di riflessione che vanno a completare un discorso già iniziato in precedenti articoli (reperibili nell'apposita sezione del sito) e che si concluderanno con un prossimo articolo che pubblicheremo a breve.
Leggi l'articolo sul sito Scarica l'articolo in pdf

L'articolo va ad arricchire la rubrica La parola ad Uvencio, dove sono raccolti tutti i contributi che il noto istruttore, organizzatore ed arbitro venezuelano ha voluto fornire al nostro sito.






Altri interventi previsti quelli di Enzo Monica per l'ASD "Paolo Boi" e del presidente del Comitato Scacchistico Siciliano Giuseppe Cerami.




Anche gli scacchi rientrano in questa iniziativa, in Sicilia infatti saranno proprio gli scacchi lo sport proposto ai ragazzi della scuola interessata dal progetto per la realizzazione delle finalità dello stesso.
Le attività in Sicilia sono gestite dall'ASD Centro Scacchi Palermo e coordinate dall'Istruttrice Nazionale FSI Simona Merendino. La scuola interessata sarà il Liceo delle Scienze Umane e Linguistico "Danilo Dolci" di Palermo, capitanato dal Dirigente Scolastico professor Matteo Croce.
A tenere il corso ai ragazzi della classe interessata dal progetto sarà l'Istruttore Capo della FSI Francesco Lupo (curatore di questo sito).



A proposito della natura ludica degli scacchi
Uvencio si è già detto disponibile ad eventuali risposte e chiarimenti a quanti, a seguito della lettura dei suoi lavori, vorranno aprire un dibattito sulle sue affermazioni e conclusioni.
Non mancate quindi di scrivere a info@scacchiascuola.it (anche attraverso la sezione Contattaci) inviandoci le vostre eventuali domande ed i vostri spunti critici.
Per accedere alla sezione clicca sull'immagine di questo articolo o sul banner nella colonna a destra del sito.

- Cosa possono fare gli insegnanti per migliorare la loro istruzione?
- Quanto è o non è importante il talento?
- Come si sostiene un gruppo con bisogni speciali?
- Come trattate i genitori?
- Quali sono i migliori punti di forza di un programma di scacchi?
- Ragazzi e ragazze, c'è differenza?
- Come procedono e si sviluppano i programmi di insegnamento degli scacchi nelle scuole nei diversi paesi?

L'autore ci ha inviato una serie di suoi scritti in cui affronta il rapporto degli scacchi con la scienza e con l'arte.
In questo primo articolo che pubblichiamo l'autore intende dimostrare come, contrariamente al comune sentire degli scacchisti, gli scacchi non possano in definitiva essere considerati come forma di espressione artistica.

>>>CLICCA QUI per vedere il tutorial>>>>







CLICCA QUII per tutte le informazioni sul corso e per le modalità di accesso e partecipazione.

I 1500 anni di storia del gioco sono presentati dall'India del VI secolo fino all'attuale pandemia del covid.
Per la sua compilazione l'autore si è avvalso delle più recenti ricerche in campo storico e archeologico oltre, naturalmente, a un bagaglio quarantennale di studi e ricerche proprie.

Ecco quindi che la FSI ha lanciato una interessantissima iniziativa, il progetto Scacchi per Tutti, che porterà gratuitamente gli scacchi nelle case degli italiani con una serie i corsi online affidati a molti dei migliori istruttori del panorama nazionale.
I corsi sono di vario livello ed adatti sia a chi vuole imparare da zero che a chi vuole perfezionarsi.
Per tutte le informazioni e le iscrizioni il link è il seguente:

Alessandro Pompa, maestro di scacchi e di scuola, è il pioniere della gioco-motricità scacchistica. Gli scacchi sono simbolismo puro per gli adulti, mentalizzazione del movimento, ma con i bambini piccoli Pompa ha ideato la tecnica degli scacchi “agiti”, dove i bambini diventano i pezzi e si muovono su un tappeto a scacchiera. Con questa innovazione ha ottenuto risultati formativi e terapeutici importanti, tanto che si è diffusa a livello internazionale.
[Continua a leggere su Scacchiascuola] Leggi su Uno Scacchista



Alla base di tutto lo SMART Method, un sistema di insegnamento, raccomandato anche dall'European Chess Union (ECU), che sempre più si sta diffondendo a livello continentale.
Abbiamo tradotto in italiano l'articolo sperando che venga divulgato e condiviso e che possa divenire la “chiave” per favorire lo sviluppo degli scacchi in ambito familiare.
CLICCA QUI per scaricare il PDF in Italiano
CLICCA QUI per leggere online l'artico su chessplus.net
John Foley è Segretario della Education Commission dell'Unione Europea degli Scacchi, Amministratore Delegato di ChessPlus Ltd e co-fondatore di ChessTech.
E' stato Campione di Scacchi Junior Under 16 di Londra e Campione di Scacchi dell'Università di Oxford.
L'articolo è stato pubblicato per la prima volta come parte di uno Speciale di ChessTech: Educational ChessTech, in collaborazione con la Chess in Education Commission della FIDE e con il supporto della FIDE.




ALESSANDRO POMPA
Docente di scuola dell'infanzia, già Presidente della Lega UISP di Roma e del Lazio e segretario nazionale della Lega Scacchi, Campione italiano dei Giovani (1982) e Maestro di Scacchi ad honorem.
MARIA ROSA FUCCI
Psicologa e Psicoterapeuta, Responsabile servizio TSMREE ASL Roma 6, Distretto di Pomezia, Roma, Gruppo di Ricerca EllePi del Litorale Pontino.
ROBERTO MILETTO
Neuropsichiatra Infantile, già Responsabile di U.O.S. neuropsichiatria infantile, ASL Roma H/4, Coordinatore Gruppo di Ricerca EllePi del Litorale Pontino (GLP), dirige la Collana CambiaMenti per Alpes Italia.



Sul barra sinistra del nostro sito anche un box per l'accesso diretto al blog.
(Uberto D.)
Sappiamo bene come gli scacchi abbiano attraversato i secoli lasciando non solo storie di partite e giocatori, ma anche una significativa traccia artistica. Scacchiere e pezzi sono stati realizzati in materiali e fogge diverse ed affascinanti ma, soprattutto, gli scacchi sono stati rappresentati nelle arti figurative in infinite varietà e contesti, come gioco in sé e come metafora della vita.
Continua a leggere...

Abbiamo voluto intervistarlo per parlare con lui dell'importanza degli aspetti storici degli scacchi e dei suoi lavori passati e futuri.


Questo segna la sua formazione e lo porta, sulle orme del padre, a iniziare la sua vita professionale come traduttore.
Assume in seguito un importante incarico presso il Consiglio Nazionale dei Ragionieri, divenendone direttore dell'Ufficio Estero.
Parallelamente alla sua ascesa professionale si sviluppa la sua carriera scacchistica. Come scrive Roberto Messa in una breve presentazione biografica: “Gli scacchi sono una costante nella sua vita. Autore premiato in Italia e all'estero, triplice campione d'Italia da dirigente, organizzatore internazionale e mentore di giovani talenti, è una delle figure più dinamiche della scena scacchistica nazionale. è anche uno degli scacchisti italiani più noti all'estero, dove è stato chiamato a incarichi di prestigio sia nella Federazione Internazionale (FIDE) che nell'Associazione dei professionisti di scacchi.”

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Attualmente nella città olandese di Apeldoorn c'è una diffusa ed entusiastica cultura scacchistica.
La città ha circa 160.000 abitanti, pari a circa l'uno per cento della popolazione olandese.
La squadra di punta del locale club Schaakstad Apeldoorn (MuConsult Apeldoorn) è una delle migliori squadre della massima serie. Da sottolineare che ben otto dei dieci giocatori della squadra sono originari di Apeldoorn e poiché le dieci squadre della massima serie sono composte ognuna da dieci giocatori, statisticamente parlando, ci si aspetterebbe un solo giocatore di Apeldoorn dei cento totali.
Questo dato può essere spiegato solo come risultato di una stimolante cultura scacchistica di lunga durata, con molta attenzione per l'insegnamento ed il training, le attività e i tornei, così come altrettanta attenzione è posta nel mettere in contatto scacchisti top player con i giovani (simultanee, tornei, allenamenti).
Ad Apeldoorn lavorano bene insieme varie organizzazioni scacchistiche.
Innanzi tutto c'è un vivace club Schaakstad Apeldoorn (schaakstad-apeldoorn.nl).
C'è poi una importante competizione scolastica a cui partecipano una ventina di team di scacchi delle varie scuole elementari.
Anche la fondazione Schaakweek (schaakweek.nl) promuove numerose attività. Negli ultimi tre mesi nei vari siti sono stati messi in calendario tornei online quasi giornalieri per bambini e adulti e, ad esempio, ogni settimana un maestro di scacchi (GM, IM, FM) ha tenuto una simultanea online gratuita.
Ad Apeldoorn opera anche la Schaakacademie Apeldoorn, Accademia di Scacchi Apeldoorn, (schaakacademieapeldoorn.nl), coordinata da Karel van Delft.
Questa accademia organizza lezioni nelle scuole e corsi di formazione individuali e di gruppo per giocatori anziani, giovani (talenti) e gruppi con esigenze speciali (ad es. autismo). La Chess Academy pubblica una newsletter online gratuita e settimanale con molte foto che danno l'idea della cultura scacchistica locale. Inoltre, c'è molta attenzione per la psicologia e la didattica. Per farvene un'idea vi consigliamo di visitare schaakacademieapeldoorn.nl/nieuwsbrieven.
Inoltre, negli ultimi sei anni Apeldoorn ha ospitato un campionato nazionale per i soggetti affetti da disabilità quali la sindrome di Down, l'autismo, ecc..
Tra i membri locali del top team di Apeldoorn che operano anche come formatori (sia online che offline): l'IM Stefan Kuipers, l' IM Thomas Beerdsen, l'IM Merijn van Delft (autore di Mastering Positional Sacrifices, pubblicato da New in Chess), l'IM Arthur van de Oudeweetering (autore di diversi libri sulla pattern recognition pubblicati da New in Chess), l' IM Nico Zwirs, ed il GM Roeland Pruijssers (questi ultimi due hanno recentemente creato un DVD sulla Difesa Siciliana, pubblicato da Chessbase).
Altri giocatori della squadra di Apeldoorn sono l'IM Max Warmerdam (in streaming su Twitch) e il GM Artur Jusupov, che gioca ogni anno per il club da quando è stato coinvolto nel 1999, assieme all' IM Mark Dvoretsky, al GM Uwe Bönsch, all'IM Yochananan Afek ed al GM Loek van Wely nella Connection 1 Chess Experience ad Apeldoorn. Si è trattato di un evento di cinque giorni di allenamento e di gioco con i migliori giovani giocatori di Olanda, Germania e Israele (vedi http://chesstalent.com/free-items).
Karel van Delft
psicologo, giornalista e allenatore di scacchi. Si occupa di vari siti:
www.schaakacademieapeldoorn.nl
www.schaaktalent.nl
www.chesstalent.com (in inglese)
http://www.schaken-en-autisme.nl (olandese, inglese, spagnolo, danese, italiano)
CLICCA QUI per visitare il sito ufficiale del libro
CLICK HERE to get english version
Parlare di questo libro senza almeno accennare a cosa rappresentano gli scacchi per la città olandese di Apeldoorn sarebbe riduttivo.
Il libro stesso è infatti la sintesi ed il racconto di un esperienza iniziata nel 1990 e che, nel tempo, ha fatto della città olandese un vero e proprio esempio virtuoso di come gli scacchi possano impattare positivamente sull'intero tessuto sociale, arricchendo ed integrando l'offerta formativa e culturale e ponendosi come concreta attività di pratica sportiva per tanti giovani.
Continua a leggere... (read more)



L'articolo è un'interessante mix di considerazioni e testimonianze su quanto gli scacchi siano adatti ai giovani ed agli adulti affetti da autismo e su quanto stimolino il loro sviluppo cognitivo, emotivo e sociale. In definitiva gli scacchi vengono individuati come un ponte che colma il divario tra i soggetti affetti da autismo e le altre persone.
Leggi l'articolo dalla sezione DOWNLOAD di Scacchiascuola
Leggi l'articolo dalla sezione English, Spanish, Italian, Danish di Schaken en autisme

Già si dovrebbe, la sfida è proprio qui, infatti gli autori questa volta non hanno messo le soluzioni. Non resta quindi che registrare le proprie risposte e inviarle agli amici Carla e Lucio, otterrete le soluzioni o qualche consiglio per arrivare da soli alle soluzioni.
Migliorare vuol dire arrivare nella stessa posizione e giocare una mossa diversa, possibilmente più forte!!
Accetti la sfida ?
La rivoluzione elettronica ha determinato un fiorire di programmi, i famosi motori, che giocano a scacchi con una forza ormai tale da risultare quasi imbattibili per gli umani. Tali programmi ormai sono alla portata di tutti, facilmente reperibili ad un costo veramente limitato, in qualche caso anche gratuitamente.
I difetti dei programmi di una volta sono stati superati, gli algoritmi di autoapprendimento fanno si che i vari software non ripetano gli stessi errori. Anche strategicamente ormai il gioco dei motori si è molto avvicinato a quello umano e, chiaramente, la grande potenza di calcolo dei processori fa si che i programmi siano pressoché imbattibili dal punto di vista tattico.
La realizzazione di una macchina che batta l'uomo a scacchi è ormai un fatto compiuto, non ci resta che prenderne atto tenendo sempre conto che in fondo si tratta sempre di strumenti, che non possono e non devono sostituirsi a noi nei tornei e nelle competizioni.
Il gioco tra umani è tutta un'altra cosa.
L'idea di realizzare una macchina capace di battere l'uomo a scacchi però non è nuova.
Già nell'epoca pre-computer in molti hanno affrontato la sfida, risolvendola in modo spesso molto originale.
Non si trattava, ovviamente di programmi che giocano a scacchi, ma di veri e propri automi in grado di eseguire materialmente le mosse su una scacchiera e di sfidare avversari umani.
Ora, se da un punto di vista meccanico l'automa poteva essere concepito e realizzato, come dotarlo di un pensiero autonomo?
Vediamo come risolse il problema Wolfgang von Kempelen uno dei primi e più famosi ideatori di un automa scacchistico. (CONTINUA A LEGGERE...)

Citando le parole del suo autore, il prof. Giorgio Devcich,
Non è un libro tecnico, non troverete la spiegazione di una particolare apertura o di una qualche mossa illuminante.
Contiene una parte artistica, una serie di tavole, alcuni disegni che provengono dalla professionalità e dalla gentilezza della fumettista Masaya Martina e che impreziosiscono e adornano il testo.

Inviaci la storia della tua esperienza di scacchi a scuola, raccontaci dei tuoi successi e delle tue difficoltà.

A conclusione della presentazione del libro e del dibattito con l'autore è previsto un aperitivo per tutti i partecipanti.
Gli appassionati lettori potranno inoltre acquistare il libro con l'opportunità unica di una dedica autografa dell'autore.


Il film è ispirato alla storia di David Mac Enulty, un Insegnante di Scuole Elementari del Bronx che ha usato il gioco degli scacchi come mezzo propedeutico per gli studi dei suoi allievi.
Nel film si narra la storia del professor Richard Manson che si ritrova a fare il supplente per un anno in una scuola del Bronx. Ben presto si troverà di fronte alla svogliatezza ed alla superficialità degli allievi e realizzerà che per insegnare loro qualcosa di utile è importante guadagnarsene il rispetto e la fiducia.
Per questo motivo escogita un piano: insegnare loro il gioco degli scacchi, farli appassionare e infine farli partecipare ai campionati studenteschi.
Il regista non tralascia di mostrare gli aspetti difficili della vita sociale del Bronx, dove gli alunni volenti o nolenti devono confrontarsi ogni giorno con mille problemi, con sagacia e sapienza fa vedere allo spettatore svariati momenti della vita quotidiana degli allievi, delle loro famiglie e dei loro amici, i loro problemi esistenziali, le frustrazioni e le loro speranze.
Lo sforzo è notevole, il nostro professore si ritrova in mezzo a una girandola di situazioni difficili, tuttavia con l'aiuto dei genitori prima e poi di alcuni facoltosi sponsor riesce a organizzare i corsi e le trasferte per i tornei. Il Preside sulle prime scettico, diventa il primo supporter della squadra e finisce con il seguire i ragazzi nelle trasferte. La sua scuola che era sconosciuta ai più adesso viene citata dai mass media del Paese , i ragazzi diventano protagonisti nei tornei, a scuola si impegnano in tutte le materie, ricevendo il plauso dei docenti, che invitano Richard a proseguire con i suoi corsi, insomma si crea un'atmosfera costruttiva, competitiva e positiva nella bistrattata scuola del Bronx.
Il prosieguo del film è gradevole e frizzante con un bel finale con molti fuochi d'artificio, non dobbiamo comunque dimenticare il punto di partenza: la sfida di Richard (il professore) lanciata al sistema scolastico statico e burocratizzato del suo paese e agli allievi e genitori refrattari a qualsiasi cambiamento didattico e programmatico nella scuola.
Per comprendere bene il tema e i contenuti penso è utile leggere il testo di alcune lettere che gli studenti hanno rilasciato a David Mac Enulty e che il regista, sapientemente ha fatto vedere al termine del film:
“Senza gli scacchi, non avrei visto il mondo al di fuori del Bronx”
Lisa Baccus 1^ Media De Witt Clinton High School
“Senza gli scacchi, la mia mente sarebbe ancora una scatola vuota”
Kwadwo Acheampong Senior, Duke University
“Gli scacchi ci hanno dato la forza di credere che la mancanza di soldi non può fermarci per sempre. Possiamo combattere e vincere come chiunque altro”
Steadroy Lioyd Junior, St, Johns
"Gli scacchi mi hanno aperto tante porte e hanno determinato gran parte di quello che sono e di quello che ho realizzato”
Damian Joseph Senior, University of Virginia facoltà di Ingegneria e Scienze
“Gli scacchi hanno cambiato radicalmente la mia vita. Mi hanno fatto capire che la vita offre tante scelte e che, nella vita, si può essere quel che si vuole”
Medina Parilia, 4^ Elemetare Dewitt Clinton High School

Poter rappresentare visivamente le linee di attacco dei pezzi era già una grande novità nella didattica scacchistica: ed allora non c'erano ancora tutte quelle applicazioni di scacchi che ormai sono diventate bellissime.
Nel corso di quello stesso anno mi accorsi subito che la didattica tradizionale degli scacchi era quasi un fallimento riproposta nelle scuole: pochi bambini erano in grado di seguire le lezioni, ed il loro divertimento era solo quello di poter giocare dopo venti minuti di "noiosa lezione".
Fu così che mi ingegnai di trovare degli espedienti per coinvolgere tutta la classe nel suo insieme, anche i bambini meno interessati agli scacchi. Trasformai la scacchiera murale classica nella mia personalissima scacchiera ideografica.
Con l'utilizzo di alcune icone magnetiche (impronte, fuochi, bombe, muri, ecc.) riuscii a catturare la loro attenzione, e i contenuti restavano più facilmente impressi nella loro mente.
Fu la prima innovazione, ma altre ne seguirono nello stesso anno scolastico. Da subito mi resi conto che oltre all'attenzione nelle scuole c'è un'altra problematica: la disciplina. Spesso infatti anche per una genuina volontà di partecipazione i bambini si accavallano caoticamente ed è difficile fare lezione. Così mi inventai un sistema di premi per chi seguisse più silenzioso la parte teorica della lezione (comunque sempre interattiva e mai frontale).Questo sistema fu quello delle carte scacchistiche che il mio amico e collega Michele Devilla aveva iniziato a stampare su mia richiesta presso la sua tipografia.
Fu il primo prototipo del metodo ideografico: le carte all'inizio riguardavano solo semplici schemi di matto in una o due mosse, ma presto si arricchirono di miei proverbi scacchistici, che si rivelarono particolarmente efficaci per spiegare i principi generali, le regole di contegno sportivo e la conoscenza basilare dei movimenti e delle informazioni strategiche di base.
Maggiori informazioni sul sito www.scaccolandia.it
